Opera monumentale che consentiva alla via Flaminia di attraversare il fiume Nera, costruita con ogni probabilità durante il VII consolato di Augusto (27 a.C.) quando, per ragioni militari, si rese urgente il restauro della via consolare. L’ardita costruzione, situata tra le pendici del Monte Maggiore su cui sorge Narni, fu esaltata già dagli autori antichi e raffigurata da artisti e viaggiatori e rappresenta una delle creazioni più significative dell’ingegneria e dell’architettura romana. Del Ponte si conservano integralmente le due arcate di testata e i resti delle due pile delle arcate centrali, mentre il crollo del terzo pilone è ancora visibile nel letto del fiume. L’opera fu costruita sul ramo occidentale della via Flaminia, ritenuto il più antico, che si diramava proprio all’altezza di Narni per dirigersi verso Carsulae e Bevagna. Su questo percorso si può effettuare un itinerario alla scoperta di altri ponti, tutti restaurati dall’imperatore Augusto, che testimoniano il ruolo ricoperto dalla via Flaminia a Narni.

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